INTESTINO INFIAMMATO? SINTOMI, CAUSE E RIMEDI

20.01.2016 09:20

Intestino infiammato: vediamo i sintomi, le cause e i rimedi. E’ un disturbo molto fastidioso, che può portare alla comparsa di dolore addominale e crampi e che può essere controllato, nella maggior parte dei casi, con degli appositi farmaci e seguendo una dieta adeguata. Sarà il medico a fornire i consigli utili per contrastare al meglio il problema dell’infiammazione dell’intestino, che può diventare un disturbo rilevante, anche perché potrebbe compromettere la corretta gestione di alcuni momenti della nostra vita quotidiana. Scopriamone di più.

  • Sintomi

I sintomi più evidenti di una condizione di infiammazione dell’intestino comprendono una sensazione di disagio, la nausea, la pancia gonfia e il dolore addominale. Bisogna però considerare che questi segnali non sono uguali in tutti gli individui affetti dal problema.In alcuni casi si può soffrire di diarrea e nelle feci può essere presente del muco.

  • L’importanza della diagnosi

Una corretta diagnosi del problema è fondamentale per trovare una soluzione. Non c’è, in realtà, un esame che possa rivelare con certezza la presenza di infiammazione dell’intestino, ma gli esami del sangue, una radiografia o l’analisi delle feci possono essere utili per mettere in evidenza i disturbi di cui si soffre.

E’ importante riepilogare, con l’aiuto del medico, la storia clinica del paziente: bisogna descrivere con molta cura i sintomi che si avvertono e raccogliere tutti gli elementi per procedere ad una diagnosi tempestiva. Altri sintomi, come la difficoltà nel defecare, il cambiamento dell’aspetto delle feci, dolore per almeno 12 settimane negli ultimi 12 mesi, il cambiamento nella frequenza della defecazione, potrebbero indicare la presenza della sindrome del colon irritabile.

  • Cause

Non è stata ancora evidenziata una causa specifica dell’intestino infiammato. E’ chiaro che chi soffre di questo disturbo ha un intestino particolarmente sensibile allo stress o ad alcuni specifici cibi inseriti nella dieta quotidiana. Potrebbe essere coinvolto anche il sistema immunitario. Secondo alcuni studi, ci sarebbe un collegamento tra la presenza della serotonina nel nostro organismo e la funzionalità gastrointestinale.

Questa sostanza chimica si trova per la maggior parte nell’apparato digerente e le cellule interne dell’intestino la trasportano al di fuori dell’apparato. E’ stato visto che chi soffre di problemi gastrointestinali potrebbe avere una diminuzione dell’attività dei recettori, causando livelli non normali di serotonina nell’organismo. Tutto questo ha come conseguenza problemi di motilità intestinale e di forte sensibilità al dolore.

  • La gestione dello stress

La sensazione di stress può aumentare gli spasmi in chi soffre di intestino infiammato. Questa parte del nostro organismo, infatti, possiede molte terminazioni nervose che effettuano un vero e proprio collegamento con il cervello. In chi soffre di problemi intestinali può esserci una reazione più esagerata alle condizioni di stress. Anche il sistema immunitario, che combatte le infezioni, reagisce allo stress e per questo potrebbe esserci un collegamento con i problemi all’intestino.

  • Rimedi

Trovare delle cure efficaci in poco tempo è importante per risolvere tempestivamente il problema. Cosa prendere? Purtroppo non esiste una terapia adatta ad ogni condizione, ma esistono numerose possibilità per trovare sollievo. Una corretta gestione dello stress ed una alimentazione adeguata sarà d'aiuto. Le piante utilizzate in fitoterapia per i disturbi dell'intestino possiedono azione antinfiammatoria, carminativa e regolatrice della sua funzionalità, quando si manifestano problemi più comuni, come stitichezzadiarrea e meteorismoOttimo riequilibrante della flora batterica intestinale oltre allo yogurt, sono i  probiotici, mentre un altro supporto naturale coadiuvante molto efficace è l’Aloe che ha un’azione antinfiaimmatoria  e disintossicante. Io consiglio l'utilizzo dell'Aloe Arborecens, che ha una concentrazione di  principi attivi superiore di 3 o 4 volte rispetto al più comune Aloe Vera, consentedo così di avere migliori risultati in tempi più brevi.

  • I farmaci

Potrebbero essere utili dei medicinali per ridurre la diarrea, degli antispastici per controllare gli spasmi muscolari e degli antidepressivi. Bisogna però ricordare che le ultime due tipologie di farmaci potrebbero aumentare la costipazione, quindi il medico potrebbe consigliare in associazione anche dei farmaci che siano capaci di rilassare i muscoli dell’intestino. E’ importante trovare con l’aiuto dello specialista una terapia adatta al singolo caso, unendo ai farmaci anche la dieta e il sostegno psicologico adeguati, che cambiano da persona a persona. Non esiste, infatti, una combinazione di farmaci efficace per tutti.

  • Come ridurre lo stress

Lo stress potrebbe avere un ruolo fondamentale nell’infiammazione dell’intestino. Per questo sarebbe fondamentale ridurne l’influenza sul nostro organismo, con degli appositi esercizi di rilassamento, come la meditazione. In certi casi potrebbe essere necessario ricorrere ad un supporto psicologico con l’aiuto di uno specialista. Altri modi per diminuire la sensazione di ansia e di stress sono rappresentati dall’attività fisica svolta in modo regolare e da un sonno corretto, da effettuare per un adeguato numero di ore. Per ripristinare l’equilibrio dell’intestino e del colon ci vuole tempo, pazienza, e la voglia di cambiare le proprie abitudini in meglio, per la vita. Ad esempio l’alimentazione è la prima e migliore terapia, ma anche gli integratori alimentari ci possono essere d'aiuto.

 

  • Dieta

E’ importante considerare che gli stessi alimenti non provocano disturbi infiammatori in tutti i pazienti. Per questo il lavoro svolto insieme al medico è rivolto anche all’analisi della dieta, cercando di escludere e di includere gli alimenti in base alle reazioni che provocano nel nostro corpo. Potrebbe essere una valida soluzione quella di appuntare i cibi che sembrano far aumentare i sintomi, in modo da riferirli allo specialista.

  • I cibi da evitare

Cosa non mangiare? Alcuni alimenti a rischio che potrebbero costituire un potenziale pericolo sono il latte, la frutta (soprattutto pere, pesche e prugne), la verdura (in particolare cavoli, spinaci, cipolle, cetrioli e sedano), i cibi speziati, la marmellata, il tè, il caffè, le bevande gassate e quelle che contengono caffeina, gli alimenti ricchi di sale, come gli insaccati e i dadi per brodo.

Ad esempio, si potrebbe diminuire la quantità di latticini assunti per cercare di capire se siano responsabili di un peggioramento dei sintomi. E’ importante bere molta acqua naturale. Non si dovrebbero, invece, assumere bibite frizzanti, che potrebbero causare la formazione di gas e quindi dolore e gonfiore. E’ una buona regola consumare pasti piccoli e frequenti. Si dovrebbe mangiare ad orari regolari, evitare l’alcol e aggiungere alla dieta corretta una moderata attività fisica.

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- Meliloto - Pianta erbacea biennale, cresce soprattutto nei terreni calcarei e ghiaiosi. In passato è stata impiegata come antispasmodico e antisettico delle vie urinarie in virtù delle sue proprietà diuretiche. Attualmente è stato riscoperto per il suo effetto tranquillante utile nei casi di insonnia, nervosismo, malinconia e disturbi della menopausa.

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